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caol ila, distillazione, distilleria clandestina, glenlivet, Lagavulin, Oban, proibizionismo, Single malt whisky, Skye, talisker, Whisky
Prima di tutto riprendiamo rapidamente il significato di Single Malt: whisky prodotto in un’unica distilleria con unica qualità di malto. Viene creata la miscela e lasciata ad invecchiare in botti precedentemente usate per contenere Sherry, Porto o Bourbon.
GLENLIVET: Glenlivet è il primo whisky ufficiale della storia scozzese e l’unico che può vantare il diritto di chiamarsi con il nome del luogo in cui è nato. Nasce per l’appunto nella valle del Livet, nella regione dello Speyside. Il fondatore della distilleria si chiamava John Smith, uomo che difese con le unghie, ma più che altro con le pistole, la sua distilleria dagli attacchi dei contrabbandieri. All’interno della fabbrica stessa, è possibile vedere le armi che il signor Smith utilizzava per difendersi. La sua fabbrica era una delle numerosissime distillerie clandestine scozzesi dell’epoca, solo nel 1823 la sua produzione fu favorita grazie ad una licenza legale proposta dal Duca di Gordon che l’anno successivo rimase l’unica distilleria della famosa valle. Ingrediente fondamentale per la sua produzione è l’acqua che a temperatura costante da una fonte sotterranea, unita all’aria rarefatta di montagna e l’immancabile ottima qualità del malto.
LAPHROAIG: la distilleria sorge ufficialmente nel 1815 dai fratelli Johnston, come possibile notare anche dalla dicitura in etichetta “D. Johnston & Company”, probabilmente distillava whisky illegalmente anche nei periodi precedenti, date le forti restrizioni che sappiamo esserci state all’epoca. Un’interessante storia è quella della disputa per l’acqua utilizzata dalla fabbrica. Nel 1836 un’altra distilleria sorge nelle vicinanze della famosa Laphroaig con l’intento di utilizzare la stessa acqua che contribuiva a rendere il whisky in questione di elevata caratura. La controversia inizialmente durò circa 6 anni, fino a quando uno dei proprietari dell’altra distilleria non si ammalò e morì. Ma le controversie non finirono così presto, anzi continuarono negli anni fino a che nel 1860, il proprietario di Laphroaig decise di acquistare la distilleria rivale fondendola con la sua. La fortuna di questo whisky è dovuta anche all’importazione in America durante il Proibizionismo dato che veniva considerata come sostanza medicinale. Forte la presenza di iodio che rendono già all’olfatto idea della qualità e dell’ottima sapore del whisky.
CAOL ILA: la distilleria in cui si produce questo whisky sorge nel 1846, costruita da Hector Henderson che personalmente aveva scelto la zona in cui edificare in quanto sosteneva che quell’area fosse perfetta per la lavorazione di un single malt di qualità elevata. Acqua, aria e minerali, secondo lui, la rendevano luogo ideale, ma il suo progetto fallì miseramente una decina di anni più tardi. La distilleria venne quindi acquistata dalla Bulloch Lade & Co. che ristrutturò la distilleria intorno al 1927, in seguito anche ad alcuni cambi di proprietà, potendo così inserire alcuni alambicchi moderni. Caratterizzato dalla presenza di una torba con elevato contenuto di iodio che ne conferisce note salmastre e di affumicato, il Caol è caratterizzato anche da un colore molto chiaro.
LAGAVULIN: come per la maggior parte delle distillerie che vengono elencate, anche Lagavulin sorge come distilleria clandestina. La sua posizione oltretutto, costruita all’interno di un’insenatura sormontata da alte scogliere, la rende difficilmente individuabile. Lagavulin significa “mulino della piccola valle” e come succedeva anche in America, erano spesso pescatori e contadini a distillare questo prodotto durante il periodo invernale in cui diminuiva fortemente il raccolto e la pesca, arrotondando quindi le proprie entrare con le vendite di alcool illegale. Risulta strana la leggenda che vorrebbe che sia stati dei frati irlandesi ad insegnare la distillazione del Lagavulin, in quanto non presenta assolutamente sapori morbidi classici della tradizione irlandese, bensì ha un forte sapore torbato superiore anche agli altri whisky della zona, con la presenza immancabile di iodio e alghe; non per altro viene anche definito come “fumo liquido”. Al palato sentori di frutta secca e forte sapore di malto d’orzo e fumo.
OBAN: questo whisky fa parte di quelli che possono essere definiti Classic Malt, come i precedenti. La distilleria sorge nel 1794, nella zona delle Highlands, dalla famiglia Stevenson. Oban in gaelico significa “piccola baia” ed è un villaggio di pescatori (anche qui, come per il Lagavulin, veniva distillato da pescatori nei periodi di magra del pescato). Il paese presenta un clima mite e temperato, riscaldato dalla Corrente del Golfo e bagnato dalle sottili piogge che cadono spesso da queste parti. Queste sono le caratteristiche che vanno ad incidere sul sapore e il carattere del whisky, con la sua frequente nebbia, il mare, l’erica e la torba, dandogli un sapore che all’inizio può risultare dolce con sentori di frutta, lasciando quel sapore di affumicato, di salmastro, che caratterizza i prodotti di queste zone.
TALISKER: trasferendoci sull’Isola di Skye, non possiamo non fermarci a parlare della distilleria Talisker, la più famosa dell’isola “nebbia”, traducendo la parola Skye. I fratelli Askill fondarono la distilleria nel 1830 che nel 1860 venne distrutta da un incendio. La leggenda vuole che la distilleria prese fuoco in seguito ad una “maledizione” del reverendo dell’isola che considerava la distilleria come una maledizione per l’isola stessa. La distilleria fu comunque ricostruita come all’origine senza considerare quindi le teorie del reverendo. Le caratteristiche di questo whisky sono quelle immancabili della torba, del mare, dell’affumicato che gli danno un sapore corposo, lasciando al palato un sapore di frutta secca e aroma di malto d’orzo.
LINKWOOD. Questa distilleria nasce nel 1825 da un fattore dell’azienda agricola Seafield, Peter Brown. La produzione ha il suo miglior periodo nei primi anni ‘900. Agli inizi del 1940 con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale venne chiusa a causa della mancanza di materia prima destinata al consumo umano. Alla fine del 1945 venne riaperta con l’avvento alla direzione di Roderick Mackenzie. Nel 1962, prima di ritirarsi, decise di ristrutturarla, ampliandola nelle strutture e sostituendo i vecchi alambicchi. Ad oggi la United Distillers commercializza l’etichetta Linkwood Single Malt invecchiato 12 anni.