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Blue Blazer, Bourbon Whiskey, cocktail, Dale DeGroff, giovane gaudente, il libro dei drink, Jerry Thomas
Chi ama il mondo dei distillati e ancora meglio quello dei cocktails, non può non conoscere quello che viene definito il fondatore moderno del bartending: Jerry “The Professor” Thomas. Jerry Thomas può anche essere definito il padrino di quello che molti conoscono come Flair Bartending.
Nato nel 1830, nella piccola città di Sacketts’ Harbor, stato di New York, Jerry Thomas ha iniziato il bartending nella città di New Haven, la prima febbre dell’oro lo ha portato poi a San Francisco. Nel 1851 ritornò a New York dove aprì l’American Museum di Barnum, il primo dei quattro locali che avrebbe aperto in città. Durante la sua vita di barman si trasferì anche in Europa per un periodo, portando con sé la sua attrezzatura composta anche da alcuni bicchieri d’argento. A renderlo famoso era proprio la sua attrezzatura e la sue appariscenti tecniche di miscelazione esibendosi il quello che ai nostri giorni si chiama appunto Flair Bartending. Una particolare curiosità era quella sul suo stipendio all’Occidental Hotel di San Francisco: ben 100 dollari a settimana, più del vice presidente degli Stati Uniti.
Uno dei cocktail che lo rese famoso, probabilmente il più famoso, è il Blue Blazer: non era tanto il cocktail in sé ad essere interessante, ma il modo in cui veniva preparato: un scia fiammeggiante di whisky versato ardente tra due bicchieri di metallo. Dale DeGroff lo ricorda come uno dei pochi barman contemporanei in grado di preparare il Blue Blazer.
Nel 1862 finì di scrivere The Bar-Tender’s Guide, il primo libro sui cocktail mai pubblicato negli Stati Uniti. Nel libro erano raccolte e codificate tutte le ricette della tradizione orale fin dai primi giorni dei cocktails, tra cui alcune delle sue creazioni. All’interno della prima edizione della guida era presente come cocktail anche il Tom Collins. Altro drink reso famoso da Jerry Thomas, e considerati oggi come dei classici, ci sono il Martinez, che viene considerato come precursore del Martini.
Verso la fine della sua vita, Thomas tentò di speculare a Wall Street ma cattivi affari lo rovinarono finanziariamente. Dovette vendere il suo bar e offrire all’asta la sua notevole collezione d’arte. Cercò di aprire un nuovo bar, ma non riuscì a raggiungere la popolarità del suo locale precedente. Morì a New York City di apoplessia nel 1885 all’età di 55 anni.
Ecco la ricetta del Blue Blazer e la tecnica utilizzata da Jerry Thomas: 6 cl Bourbon Whiskey, 6 cl acqua bollente, 1 cucchiaio di zucchero, scorza di limone. Avrete bisogno di due boccali d’argento con maniglie. Preriscaldare questi con acqua bollente. Versare il whisky in un boccale e acqua bollente nell’altra. Accendere il whiskey con un fiammifero lungo e mentre ancora ardente versare il whisky nell’altro boccale. Quindi mescolare gli ingredienti versando loro da un boccale all’altro.
Jerry Thomas aumentava la distanza tra i boccali durante la versata, creando così una spettacolare fiamma lunga blu tra i due. Jerry Thomas si dice che hanno tenuto i boccali ad un metro di distanza gli uni dagli altri. Spegnere la fiamma coprendo il boccale fiammeggiante con la base dell’altro boccale, versare in un balloon e dolcificare a piacere mescolando lo zucchero. La leggenda vuole che Thomas avrebbe preparato la bevanda solo se la temperatura esterna fosse stata massimo 10°C o al di sotto, facendo un eccezione a questa regola se la persona che ordina stava soffrendo con un raffreddore o l’influenza.
Per chi fosse interessato a leggere il libro di Jerry Thomas, lo trova in libreria al titolo “Il manuale del giovane gaudente”.